bosco2211[1]La Provincia di Benevento, con deliberazione presidenziale n.49 del 17.03.2015, avente per oggetto ‘Razionalizzazione spesa del personale nel biennio 2015/2016. Dichiarazione di soprannumerarietà del personale a tempo indeterminato’, ha formalmente dichiarato il ruolo soprannumerario del personale dipendente a tempo indeterminato. I dipendenti in esubero, per i quali verrà richiesto il prepensionamento con i requisiti vigenti prima della riforma Fornero, sono pari a 39 unità. In effetti, la legge n.190/2014 prevede che la spesa per il personale venga ridotta del 50% con conseguente riduzione della dotazione organica. Nella riduzione non va conteggiato il personale dei centri per l’impiego (33 unità) e quello della polizia provinciale (8 unità), che verrà ricollocato. All’8 aprile 2014 la spesa corrente per il personale della Provincia di Benevento era pari a € 9.838.865,56; quindi la decurtazione del 50%, disposta dalla legge di stabilità per il 2015, è pari a € 4.919.432,78. Quindi, la spesa per il personale che resta in servizio dovrà essere contenuto in questo limite di spesa. Alla fine gli esuberi saranno sono una trentina, e precisamente 28 unità, corrispondenti al valore finanziario pari a € 1.082.730,51, per il personale provinciale, ed € 85.694,70 per 2 unità di personale provinciale ex comandato regionale.

“A conti fatti,  – dichiara Fioravante Bosco (Uil),  – la provincia di Benevento non pagherà un prezzo altissimo, tenuto conto che il personale da riposizionare su scala nazionale è pari a circa 20.000 unità. Spero che gli enti locali sanniti, ma anche le amministrazioni statali, possano accogliere i 30 veri esuberi che dovrebbero scaturire dall’intera procedura di razionalizzazione della spesa del personale. Peraltro, la regione Campania, che ancora non ha deciso quali compiti dare alle province, potrebbe darci una mano trasferendo alcune competenze qui a Benevento. Ma di questo discuteremo a tempo debito col presidente Ricci e i suoi dirigenti”.

“Naturalmente – conclude Bosco – nel confronto con la parte pubblica proporremo di nuovo il forte abbattimento del numero di posizioni organizzative e una migliore e più equa ripartizione delle risorse decentrate