La Uil Avellino/Benevento, a dimostrazione che non ha alcun interesse per la ditta Ristorò di Benevento, in data 31 gennaio 2015 ha inviato un nuovo esposto all’Ispettorato del lavoro, ai Nas, al servizio prevenzione dell’Asl e al Comando polizia municipale di Benevento citando tutte le anomalie che Gabriele Corona ha più volte portato all’attenzione dell’opinione pubblica e dei servizi ispettivi.
Come si legge nel comunicato, al momento la Uil ha riscontrato la nostra nota solo il comandante della polizia municipale, Giuseppe Moschella, significando che dai controlli eseguiti dall’Arpac, dai Nas e dalla stessa polizia municipale non è emersa alcuna irregolarità. Staremo a vedere cosa diranno le altre Autorità ispettive, da noi attivate. Quindi, non è vero che nulla si muove e che i sindacati sono completamente fermi.
“Ho già ribadito – afferma Fioravante Bosco – in altre circostanze che non è nel mio stile ripetere per decine di volte le denunzie effettuate contro un’azienda. Se gli enti preposti ai controlli dicono che tutto rientra nella norma, o che sono state comminate sanzioni amministrative o penali, il compito del sindacalista finisce lì, altrimenti si sfocia nella persecuzione. Insomma – conclude Bosco – lo stato di diritto prevede che dinanzi alla decisione di un giudice o di un organo di polizia, ci si comporti rispettando le determinazioni adottate. Dissi nella conferenza stampa di dicembre 2014 che l’intervento di Altrabenevento era meritorio, in quanto era in gioco la salute dei bambini. Ora gli organi di vigilanza aditi potranno ripetere i loro accertamenti e informare la Magistratura e il sindaco Fausto Pepe, in qualità di responsabile legale della stazione appaltante. Non saprei che altro si possa fare in questo caso”.