Il curatore fallimentare della Tsat Spa, Giovanni Massoli, ha reso noto che si rende necessario e indifferibile la comunicazione di licenziamento di tutto il personale dipendente dell’azienda di San Giorgio del Sannio. A tal fine il curatore fallimentare ha specificato che allo stato non esiste alcuna prospettiva di continuazione o di ripresa dell’attività aziendale e di conseguente salvaguardia, anche parziale, dei livelli occupazionali. Quindi, non è possibile prevedere alcuna garanzia di reimpiego dei lavoratori attualmente sospesi nell’ambito del programma di intervento di cassa integrazione, né tantomeno individuare misure alternative alla dichiarazione di licenziamento.
In relazione a ciò, il curatore fallimentare Massoli ha comunicato che è sua intenzione interrompere il programma di intervento di ‘Cigs’ e avviare tempestivamente le previste procedure di licenziamento da indirizzarsi a tutto il personale dipendente (oggi 13 unità), senza peraltro applicare alcun criterio di legge stante il carattere generale della dichiarazione di eccedenza. Lo stesso, però, ha lasciato la porta aperta per tenere eventuali momenti di confronto con le organizzazioni sindacali dei lavoratori interessati. Il consulente del lavoro Roberto Aruta sarà il riferimento logistico e organizzativo per le operazioni di confronto in sede sindacale.
“Questa vicenda – osserva Fioravante Bosco, segretario Uil – lascia l’amaro in bocca a tutti i cittadini della provincia di Benevento. Un’azienda che era un punto di eccellenza per il nostro Territorio si è ritrovata, da un giorno all’altro, con un fardello di debiti enorme. Pagano, come sempre, i lavoratori, tutti professionisti, che si sono ritrovati senza lavoro e senza reddito. Dal canto mio, assicuro che non troverò pace sino a quando non riuscirò a far venire a galla le responsabilità a carico di coloro che hanno causato questo immenso disastro che ammonta a svariati milioni di euro”.