fausto-pepeFausto Pepe, sindaco della città di Benevento e componente dell’Ufficio nazionale di Presidenza dell’Anci, si è congratulato con i sindaci riconfermati ed eletti per la prima volta nei Comuni della provincia sannita nella tornata amministrativa del 25 maggio scorso.
Rivolgendo loro un messaggio di buon lavoro, il sindaco Pepe ha evidenziato l’importanza dell’esito elettorale che ha riguardato 28 Comuni su 78: “Sono stati eletti gli amministratori che, insieme a quelli in corso di mandato, saranno i protagonisti nei prossimi mesi dell’attuazione della riforma riguardante le Province che, se sapientemente attuata, deve porre la basi per una trasformazione non solo dell’assetto istituzionale locale, ma soprattutto del rapporto fra pubblica amministrazione e cittadini e corpi sociali. Una sfida che tocca direttamente il funzionamento del nostro sistema democratico, con l’obiettivo di modernizzarlo e renderlo più efficiente e in sintonia con le aspettative della società. E’ una sfida culturale  che investe la capacità dei Sindaci e degli amministratori di  cambiare pelle, reinterpretare il proprio ruolo in modo innovativo, riuscendo a fare sintesi fra gli interessi della comunità che li ha eletti e i nuovi assetti delle Province”
“I Comuni – ha ricordato Fausto Pepe – sono stati nella storia del nostro Paese sempre luogo fondamentale di identità ed apripista dei processi di innovazione istituzionale. Basti citare l’elezione diretta dei Sindaci e i suoi effetti nel sistema politico nazionale e nella relazione fra elettore ed eletto. Anche in questa fase, così complessa e particolare, i Comuni vogliono essere i protagonisti del rinnovamento. I Comuni e chi li governa potranno essere i veri protagonisti di una stagione di grande innovazione istituzionale se Governo e Parlamento avranno fiducia in loro. E’ stata posta una sfida alta e ambiziosa, il sistema dei Comuni è il perno della democrazia locale, ora è necessario che i sindaci in primo luogo siano dotati di poteri autonomi, che le amministrazioni siano liberate da vincoli burocratici e limiti normativi soffocanti. Non ci si può chiedere di correre portando sulle spalle un macigno di regole e vincoli anacronistici e subendo continue riduzioni delle risorse indispensabili per garantire i servizi essenziali ai cittadini”.