Exif_JPEG_420Il 23 marzo Pierpaolo Capozzi, in qualità di Presidente di ItaliAccessibile-Circolo del Sannio, Associazione ‘L’Ancora’, nonché persona con disabilità, ha presentato un reclamo scritto presso il Direttore dell’Ufficio postale di Buonalbergo per denunciare le troppo barriere architettoniche che limitano l’accesso alle persone con disabilità, anziani e mamme con bambini in passeggino. La pavimentazione davanti all’ufficio, infatti, presenta buche con piastrelle mancanti con il pericolo che qualcuno inciampi e si faccia male. L’ingresso, inoltre, presenta uno scalino di 3-4 cm senza la presenza di una pedana per consentire l’accesso agevole a persone con disabilità, anziani e mamme con bambini in carrozzina e la porta d’ingresso non ha il maniglione antipanico e non è a norma per consentire l’ingresso di persone su sedia a rotelle.
Quindi Capozzi chiede a Poste Italiane che l’ingresso dell’ufficio postale venga ripristinato e messo a norma in base al  D.M. n. 236 del 1989 n. 503 (Regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici), Legge quadro n. 104 del 1994, D.P.R. 06.06.2001 n° 380 , G.U. 20.10.2001 (Disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati, pubblici e privati aperti al pubblico).
La cosa che talvolta  non è chiara è che ciò che si chiede e che spetta di diritto, è la messa in campo di tutti gli strumenti affinchè la persona disabile sia a tutti gli effetti parte della società, in grado quindi di svolgere autonomamente attività anche le più comuni, come andare all’ufficio postale, in banca, in un supermercato o semplicemente a passeggio per la strada. Non dover dipendere dal buoncuore o dalla sensibilità di chi possa aprire una porta o aiutare a superare i gradini è il sacrosanto diritto di chiunque viva in paese che si ritenga avanzato e civile.