Nonostante l’invariato 0 in classifica, le 12 sconfitte consecutive e l’ultimo posto ormai ben consolidato, il Benevento ha dato del filo da torcere, fino alla fine, ai campioni in carica della Juventus. Era difficile, se non impossibile, realisticamente parlando, chiedere ai ragazzi di mister De Zerbi di uscire indenni dall’ ‘Allianz Stadium’. L’impresa, infatti, è riuscita solo alla Lazio di Inzaghi: la Juve, nelle ultime 42 partite casalinghe, ha perso solo una volta. Eppure, a fine partita, è arrivata la conferma che il Benevento avesse fatto davvero una bella figura: i giallorossi, nonostante la sconfitta, sono usciti a testa alta, altissima; Allegri, invece, fuoribondo per la prova sottotono dei suoi, è piombato direttamente negli spogliatoi.
Dopo un’ingente quantità di prove scialbe, prive di colore e di sfumature, i giallorossi sembravano aver trovato finalmente la propria quadratura. Non a caso, infatti, con un pizzico di coraggio in più rispetto alle ultime uscite, il Benevento ha tenuto botta all’inizio – per la verità non fortissimo – della Juve. Il primo vero affondo dei padroni di casa è arrivato al 12’, quando D.Costa ha crossato in area da sinistra, trovando impreparato Brignoli che, goffamente, ha respinto la sfera sul palo, scampando per poco l’autogol. Tre minuti dopo, sempre l’esterno brasiliano ha lasciato partire un missile, stampatosi sull’incrocio dei pali. E proprio quando la Juve stava cominciando a far tremare la Strega è arrivato l’insperato gol del Benevento. Al 19’, Ciciretti ha sorpreso Szczesny con una punizione a giro perfetta, insaccatasi nell’angolino per il vantaggio degli ospiti. Incredeibile ma vero: il Benevento ha messo sotto la Juve. La reazione bianconera, però, non ha stentato a manifestarsi. Dieci minuti dopo il gol, Cuadrado – su assist di Dybala – si è involato verso la porta avversaria, calciando alto e sciupando una buona occasione. A poco dalla fine del primo tempo, invece, è stato Dybala ad impegnare Brignoli con un diagonale da buona posizione, respinto in corner. Il Benevento si è schiacciato nella propria metà campo, subendo il gioco dei padroni di casa che, parecchio sfortunati, non sono riusciti a pareggiare. Come nell’ultima occasione del primo tempo, al 40’, quando Dybala, con una girata al volo di destro, ha mancato clamorosamente la porta.
Il secondo tempo si è aperto con gli stessi ritmi e la stessa storia: Juventus all’attacco e Benevento a trazione difensiva. Dopo poco, Higuain ha calciato al lato una buona punizione, ma i tanti segnali positivi e fortunati non sono bastati alla squadra di De Zerbi ad evitare il gol del pareggio. Al 12’ della ripresa, infatti, Matuidì ha giocato di sponda con Higuain che, di contro balzo, ha scaraventato la palla nel sette, segnando un grandissimo gol e pareggiando i conti. L’allenatore giallorosso ha provato ad evitare di subire il contraccolpo, ma proprio la sua mossa si è rivelata letale: Lombardi ha preso il posto di Lazaar come tornante di sinistra e, al 17’, su cross di Costa, ha incredibilmente perso Cuadrado che, inseritosi, ha facilmente insaccato di testa in rete, da pochi passi: la Juve ha ribaltato la partita. La squadra di Allegri, che ha questo tipo di gioco nelle proprie corde, ha ‘addormentato’ la partita, palleggiando con i propri ritmi, senza opposizione degli ospiti. Il primo e vero squillo dei Sanniti alle due reti juventine è arrivato a 26’, con una gran conclusione al volo di Cataldi che, dalla distanza, ha sfiorato il palo con un insidioso spiovente. La Juventus, però, nonostante una partita non all’altezza delle proprie potenzialità, ha gestito il risultato e, con un tiro di Bentancur parato da Brignoli nel finale, ha portato a casa tre punti fondamentali.
Il Benevento, pertanto, prosegue con la sua striscia di risultati negativi consecutivi, allungandola a 12. Ma, nonostante il calibro degli avversari, i giallorossi sono usciti soddisfatti per aver disputato – finalmente – una grande prestazione, intrisa di coraggio e personalità: fattori che incideranno positivamente, e non poco, sulla condizione psicologica della squadra in vista delle prossime gare.

JUVENTUS (4-2-3-1): Szczesny; De Sciglio, Rugani, Chiellini, Alex Sandro; Matuidi, Marchisio; Cuadrado (36’ st Bernardeschi), Dybala (42’ st Betancur), Douglas Costa (33’ st Mandzukic); Higuain. 

A disp.: Buffon, Pinsoglio, Barzagli, Howedes, Lichtsteiner, Asamoah, Khedira, Sturaro. All.: Allegri.

BENEVENTO (3-4-2-1): Brignoli; Djimsiti, Antei, Chiara; Venuti, Viola, Chibsah, Lazaar (17’ st Lombardi); Ciciretti, Cataldi (42′ st Parigini); Armenteros (25’ st Coda).

A disp.: Belec, Letizia, Del Pinto, D’Alessandro, Gyamfi, Memushaj, Kanoute, Puscas, Gravillon. All: De Zerbi

ARBITRO: Abisso di Palermo.

MARCATORI: 19′ pt Ciciretti (B), 12′ st Higuain (J), 20′ st Cuadrado (J).

NOTE: Ammoniti – Marchisio (J), Higuain (J), Bernardeschi (J), Antei (B), Chibsah (B), Cataldi (B).

Francesco Maria Sguera per corrieresannita.it