Ad attendermi questo pomeriggio, presso il Liceo Artistico Statale di Benevento, il professore Morante, direttore artistico della settima edizione del “Festival dell’Arte”. Nonostante la stanchezza che il suo volto lasciava trapelare, Morante ha mostrato grande felicità nel ricevermi affermando che “si aspettava presso la sede scolastica più numerose visite da parte dei giornalisti”. Il docente ha spiegato che “la manifestazione, organizzata con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Benevento e giunta oggi alla sua giornata conclusiva, vuole dare un contributo alla nostra città proponendo al pubblico il lavoro svolto dai ragazzi del liceo in diversi ambiti di attività. Rispetto al passato – spiega – il festival si mostra oggi più aperto alle sperimentazioni e a i molti linguaggi artistici che a giusto titolo sono da tempo entrati a far parte del mondo dell’arte. Dalle sculture e dai quadri, infatti, si è passati ad elaborare anche istallazioni e video performance, dando così spazio alle azioni, ai suoni ed alle tecnologie”. Alla domanda qual’è stata in questi giorni la risposta del pubblico, Morante, con un sorriso, ha affermato che “molti sono stati i visitatori di questo eccitante happening collettivo che si è svolto non solo presso il Liceo ma che ha investito anche la città lungo l’asse Via Fiengo-Convitto Nazionale. Tale successo ha dimostrato che lo scopo del festival, ovvero quello di avvolgere gli spazi urbani coinvolgendo anche soggetti non direttamente legati alla scuola, è stato pienamente raggiunto”. Prima di condurmi attraverso la scoperta delle numerose opere esposte nel coloratissimo e vivace istituto scolastico, Morante mi ha spiegato che “il tema Città in Visibile è nato dall’idea di rendere visibile ciò che non lo è e dalla volontà di contribuire ad oscurare le brutture della città con interventi di tipo artistico”. Su tali argomenti si sono impegnati molti allievi del liceo che hanno prodotto interessanti e stimolanti opere ed istallazioni spaziando dall’ambito metropolitano a quello architettonico, da quello ambientale a quello sociale. A tutti questi artisti in erba va il nostro in bocca al lupo.